La Storia

La storia dei gruppi d’acquisto solidali in Italia inizia nel 1994 con la nascita del primo gruppo a Fidenza, quindi a Reggio Emilia e in seguito in diverse altre località.

6 NOVEMBRE 1999: LA FONDAZIONE
Il gruppo di acquisto del Casale Podere Rosa fu fondato il 6 novembre 1999 e parteciparono agli inizii appena una decina di nuclei familiari. Il primo nome del gruppo fu GAAB (Gruppo di Acquisto di Alimenti Bio).
Il GAAB nacque dalla riflessione sulla possibilità concreta di cambiamento degli stili di vita, per la salvaguardia delle risorse del pianeta e contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sull’ambiente, per la diffusione e il sostegno al commercio alternativo di prodotti dell’agricoltura biologica e del commercio equo e solidale.
Quando si voleva spiegare a chi fosse rivolto il gruppo di acquisto, la risposta scelta e scritta nel sito del Casale era:
A chi vuole sapere cosa mangia; a chi si è stancato del pollo alla diossina, della mucca pazza, delle patate ai pesticidi; a chi vuole acquistare prodotti sani e privi di sfruttamento dell’ambiente ad un costo accessibile; a chi pensa che i ‘cibi transgenici’ siano un altro ‘affare’ delle imprese multinazionali; a chi vuole che ‘i contadini del sud mondo’ ricevano compensi equi per i loro lavoro.

A distanza di molti anni i principi fondanti sono sempre gli stessi. Alla base di tutto in effetti c’è il principio di soliderietà. Appunto per questo si parla di gruppo solidale, intendendo una solidarietà ampia che a partire dai membri del gruppo stesso si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, fino a comprendere il rispetto dell’ambiente ed i popoli del Sud del mondo e tutti coloro che, a causa dello spreco e della ingiusta ripartizione delle ricchezze, subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.

L’esperienza dei GAS realizza quindi una rete di solidarietà che si estende al mondo circostante, consentendo a coloro che hanno pochi soldi di praticare il consumo critico. Infatti, mentre è ormai possibile trovare nei supermercati prodotti biologici a prezzi competitivi, i prodotti garantiti da un punto di vista solidale continuano ad essere cari poiché al di fuori del giro della grande distribuzione. Acquistare in gruppo permette di superare questo ostacolo grazie alle grosse quantità comprate, consentendo di realizzare un risparmio notevole.

Ogni gruppo d’acquisto nasce con motivazioni sue, che possono essere anche in parte diverse da un gruppo ad un altro. Spesso però alla base di questa esperienza si trova una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. A volte i gruppi si ritrovano nella ricerca di prodotti biologici che costino meno rispetto ai negozi specializzati. (…)

L’ESPERIENZA DEL GAAB DEL PODERE ROSA: GLI INIZII
Il lavoro di ricerca di molti anni portò il Casale Podere Rosa a fare scelte radicali su alcuni temi tra i quali quello dell’alimentazione.
I temi sviluppati sulla critica alle merci e al loro modo di produzione diedero vita alla BioOsteria, un progetto di lavoro, di ricerca, di informazione e di autofinanziamento basato sulla possibilità di cambiamento degli stili di vita.
In questa direzione si costituì anche il GAAB. 5 mesi dopo la sua nascita Il GAAB contava già 50/60 nuclei familiari.

COME FUNZIONAVA IL GAAB
Il Gaab veniva inizialmente gestito nell’organizzazione della BioOsteria, che si occupava di raccogliere gli ordinativi, contattare i fornitori, provvedere ai pagamenti, organizzare la merce. Vi erano poi contributi volontari soprattutto per quanto riguardava le scelte dei prodotti e il reperimento di nuovi e più affidabili prodotti/produttori, la realizzazione di iniziative informative e formative sui temi del consumo critico, dell’agricoltura biologica, del commercio equo e solidale.
Ogni settimana venivano raccolte le richieste dei prodotti in modo da potere (entro il mercoledì o giovedì) effettuare gli ordini soprattutto per quanto riguardava i prodotti freschi (frutta, verdura, carne, latticini, formaggi, etc) che non venivano immagazzinati nel Casale.
La disponibilità invece dei prodotti confezionati (olio, pasta, cereali, legumi, vino, etc.) era costante in quanto, per abbattere i prezzi era necessario ordinare un certo quantitativo di prodotto e perchè gli stessi venivano impiegati per la preparazione dei cibi nella BioOsteria.
Il sabato (sia la mattina che il pomeriggio) era il giorno dedicato al ritiro degli ordinativi.

LE DIFFICOLTA’ INIZIALI
Il primo problema riguardava i prodotti freschi e la loro fornitura: per la frutta e la verdura fu necessario (dopo diversi tentativi) rivolgersi ad un distributore che fornisse parte dei prodotti (Bongirolami), mentre altri venivano acquistati direttamente da alcuni produttori disponibili a consegnare la merce. La scelta fu quasi obbligata in quanto non tutti i produttori erano attrezzati con i mezzi di trasporto per le consegne. Come oggi i problemi riguaravano le consegne e costi, la freschezza dei prodotti, il posizionamento delle merci in assenza di frigorifero. In questa fase esistevano degli sconti specili in base al quantitativo ordinato, che poi furno successivamente rimossi.

Un altro annoso problema era dato dallo smaltimento dei rifiuti. Il GAAB creava inevitabilmente tanti rifiuti che a volte risultava difficile smaltire.

Fu dedicata dedicata un’intera stanza al piano terra al magazzino del GAAB in modo da evitare trasbordi di merci dal piano terra al piano primo e viceversa con minore dispendio energetico.

DA GAAB A GAABE
Nel 2003 due importanti novità attraversarono il Gruppo. La prima riguardò il nome, che da GAAB divenne GAABE (Gruppo di Acquisto di Alimenti Bio ed Equosolidali). Altra novità che partì sperimentalmente e divenne poi uno standard, fu l’acquisto base attraverso l’istituzione della bio-SPORTINA, ovvero una ‘busta della spesa’ dimensionata secondo una ‘dose media settimanale’ di prodotti freschi, calibrati per il fabbisogno di alimenti di 1 o 4 persone, addirittura distinta tra vegetariana e non.
Nella “bio-SPORTINA” non era definito il tipo di contenuto presente perchè era difficile sapere quali prodotti di settimana in settimana fossero disponibili dai produttori. Le bio-SPORTINE andavano prenotate e pagate in anticipo. Veniva applicato un costo di rimborso spese del 20% (simile a quello odierno che chiamiamo ‘donazione’). Le sportine erano così realizzate:
1. bio-SPORTINA X1 vegetariana (Euro 10,00) – verdura, frutta, pane (fabbisogno settimanale medio per una persona)
2. bio-SPORTINA X1 NON vegetariana (Euro 25,00)- verdura, frutta, carne, formaggio, pane (fabbisogno settimanale medio per una persona)
3. bio-SPORTINA X4 (Euro 45,00)- verdura, frutta, carne, formaggio, pane (fabbisogno medio di 4 persone in una settimana)

Oggi le cose sono leggermente diverse ed alcuni prodotti come la carne vengono ordinati a parte.

DISTACCO DI GESTIONE TRA BIOSTERIA E GAABE
Nel 2004 ci fu il distacco organizzativo dalla BiOsteria, con conseguente gestione autonoma degli ordini.

In questo periodo iniziò a nascere l’idea della possibilità di retribuire il lavoro di una risorsa (che preferiamo chiamare persona), cha si sarebbe occupata degli ordini, dell’arrivo dei prodotti e della composizione delle sportine. Oggi è ancora così. In questa sede non ci dilungheremo su tutti quelli che hanno collaborato professionalmente al GAABE per ovii motivi di riservatezza, ma è stata e continua ad essere un motivo di orgoglio del gruppo e un’importante occasione di scambio.

MARZO 2007: IL GRANDE INCONTRO CON I PRODUTTORI
Pur conoscendo spesso anche direttamente i produttori che fornivano il gruppo, non c’era mai stata un’occasione di incontro condiviso tra tutti, in cui i produttori potessero raccontarsi agli iscritti. Avvenne nel marzo del 2007, quando una riunione del GAABE fu il pretesto per incontrare quasi tutti i produttori amici. Fu una splendida giornata di grande riflessione e insegnamento.
Si parlò di produzione biologica, difficoltà, status dell’agricoltura nel Lazio, tenendo presente quello che stava avvenendo a livello nazionale e internazionale, per esempio in relazione alla Politica Agricola Comunitaria in discussione al Parlamento Europeo, che faceva prevedere cambiamenti preoccupanti nell’agricoltura.

Dal 2007 AD OGGI
Oggi l’origanizzazione del GAABE non è molto differente da quella che si è andata formando negli anni e che abbiamo appena descritto. Certo molti GAABISTI sono andati via e tanti altri sono arrivati, perché il gruppo di acquisto è necessariamente un luogo in cui molti partecipano anche per un breve periodo. Altri al contrario sono iscritti da molti anni e conoscono a fondo le dinamiche del gruppo. Il GAABE però è sempre lì, anche grazie all’apporto costante degli iscritti e all’Associazione Casale Podere Rosa, senza cui questo gruppo non potrebbe esistere, con i suoi attuali 80 nuclei familiari iscritti.

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